martedì 13 marzo 2018

In viaggio e in malattia (ad Atene)



Ma non è possibile!!!
Ogni, e dico OGNI, santa volta che viaggiamo i bambini si ammalano.
A scelta: o pochi giorni prima di partire, o pochi giorni dopo l’arrivo a destinazione.

Il sistema immunitario dei miei figli è tarato per lasciar passare oggi sorta di virus esattamente in corrispondenza di viaggi. 
O compleanni.

Ed in effetti considerato che per suo il compleanno la Piccolina stava bene, il conto è arrivato in viaggio.
Giusto e preciso.

Febbre alta e paranoia.
Fuori sole, cielo azzurro e millenni di storia e cultura e bellezza ad aspettarci e noi chiusi in casa con mia figlia che febbricitante si rifiuta di bere-mangiare-andareinbagno-metterelecalze-nonfaredispettiatuofratello-andareadormire-ambarabaciccicocco e bimbumbam.

Meraviglioso!

Più le notti insonni da prima di partire:
e per finire di preparare le valigie che ovviamente durante il giorno con i bambini in giro non si conclude nulla.

E perché i bimbi, soprattutto il Piccoletto, ci hanno messo un po’ ad adattarsi alla stanza nuova e al letto grande.

E dulcis in fundo la simpatica febbre a 40 e crisi di acetone.

Da ridere che l’orario di ricevimento del pediatra qui è 15-22.30. 
Manco fossimo ad un diverso fuso orario!

E quindi, quarto giorno ad Atene, e secondo chiusi in casa.

“...Domaaaani sarà un giorno migliore vedraaaaiiii...”

(se non si ammala anche il Piccoletto)


EDIT: abbiamo chiamato una pediatra nelle vicinanze del B&B che, molto gentile, è venuta a casa alle otto di sera a visitare la Piccolina. Abbiamo vinto lo streptococco e 10 giorni di antibiotico. Evvai!!!! 🙄😩😞😓

EDIT2: da stanotte ha cominciato anche il Piccoletto. Oh yeah!! 😭😭😭

EDIT3Dopo due giorni mi sono ammalata pure ioooooooooooooooo!!

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